Le 5 Cose da Sapere Sull’asma In Pediatria (In Collaborazione con SIMRI)

Nella Sperimentazione Ufficiale

Pertanto, l’obesità costituisce un importante fattore di rischio di asma modificabile. Mentre per coloro che sono affetti da asma il rischio è 1,53 volte maggiore. “Questo significa da un lato che chi ne soffre può stare bene per anni e anni di seguito e condurre una vita normalissima, ma anche che bisogna sempre essere preparati nel caso in cui capiti di avere un attacco anche dopo tanto tempo. L’asma grave invece riguarda fino al 10% della popolazione complessiva di asmatici ed ha un importante impatto sulla qualità di vita delle persone che ne soffrono. La predisposizione è dovuta alla presenza di un'infiammazione cronica (flogosi) delle vie respiratorie, responsabile dell’iperreattività del muscolo liscio (che regola la pervietà delle vie aeree) e della produzione di muco, che può ostruire il passaggio dell'aria causando i tipici sintomi dell’asma. L'asma (dal greco ἄσθμα, «affanno») è una sindrome caratterizzata da aumento delle resistenze presenti nelle vie aeree, a seguito di spasmi della muscolatura bronchiale, spesso associato ad edema della mucosa e aumento delle secrezioni. Gli attacchi di asma sono causati da iperreattività delle vie aeree, cioè una reazione eccessiva dei bronchi e bronchioli a vari stimoli ambientali e fisiologici, noti come trigger.

La diagnosi deve quindi dimostrare la presenza di ostruzione reversibile delle vie aeree con la spirometria e dimostrare la presenza di iperreattività bronchiale. La spirometria è un esame delle della funzione respiratoria che fornisce molte informazioni sulla presenza o meno di un'alterazione ostruttiva e quindi di un’asma bronchiale oppure di altre patologie quali la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) o altre pneumopatie. Queste due modalità però interagiscono tra loro, per cui un fattore scatenante è tale solo in presenza di un organismo predisposto a sviluppare crisi asmatiche. Tosse, respiro corto, ma anche affanno costante, mal di testa e quindi problemi a dormire: i pazienti non solo devono tenere sotto controllo la malattia, ma anche fare i conti con una condizione psicologica che può diventare fragile. Si tratta di terapie a base di anticorpi monoclonali che, invece di interessare tutto il sistema immunitario, vanno a colpire solo le cellule o i mediatori dell’infiammazione responsabili dell’asma. Alla base dei sintomi (respiro sibilante, senso di costrizione toracica, difficoltà respiratoria e tosse) vi sono l’iperreattività e dell’infiammazione bronchiale dovute all’esposizione a uno o più fattori ambientali (allergeni). Aria fredda, fumo, raffreddore, affaticamento e stress sono tra i fattori più comuni che possono scatenare crisi d’asma o aggravarne i sintomi.

ARIA è un'importante iniziativa sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità attraverso un documento scientifico pubblicato alla fine del 2001 che ha come obiettivo quello di ottimizzare la diagnosi e il trattamento della rinite e di svelare nei pazienti rinitici l’eventuale presenza di sintomi bronchiali - anche se lievi - allo scopo di prevenire l’insorgenza di asma. In presenza di attacchi gravi, è inoltre necessario misurare i livelli di anidride carbonica nel sangue Emogasanalisi arteriosa (EGA) e pulsossimetria L’emogasanalisi arteriosa e la pulsossimetria misurano la quantità di ossigeno nel sangue, che aiuta a determinare l’efficacia della funzione polmonare. Utilizza una sonda a radiofrequenza che attraverso l’energia termica riduce la quantità di muscolo liscio responsabile del restringimento delle vie respiratorie. La quantità d'aria normalmente respirata al minuto da una persona sana e adulta a riposo dovrebbe aggirarsi sui 4-6 litri al minuto. L’asma a esordio giovanile è molto comune, ma la patologia può manifestarsi anche in età adulta. Tuttavia, non sempre è possibile individuare un allergene responsabile della patologia. Tuttavia, una risposta allergica a un test cutaneo non significa necessariamente che l’allergene provato sia responsabile dell’asma. Se sospetta che l'asma abbia una componente allergica, il medico prescrive i test allergologici, ventolin inhaler https://farmaciperasma.com come i test allergologici cutanei (prick test) ed eventualmente i test sierologici (RAST test) finalizzati alla ricerca di IgE (immunoglobuline E, i mediatori della risposta allergica) specifiche per uno o più allergeni, allo scopo di individuare l’allergene o gli allergeni responsabili dei stintomi dell'asma.

Secondo la Global Initiative for Asthma (Gina) le persone con asma sono addirittura 300 milioni, una ogni 20. In Europa, sempre secondo Gina, gli asmatici sono più di 30 milioni. ARIA è la sigla di Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma (La Rinite Allergica ed il suo Impatto sull’Asma). 23. Malo GL, Ghezzo H, L’Archeveque J. Is the clinical history a satisfactory means of diagnosing occupational asthma? Perhaps the greatest benefit of our meeting because we bring together the international experts from all aspects of the aerospace community in ONE place. Allo stesso tempo possono offrire un importante contributo agli stessi medici, aiutandoli a prestare maggiore attenzione al vissuto dei pazienti e alle loro esigenze, e mettendoli in condizione di offrire un supporto terapeutico ancora più completo ed efficace».Dalle testimonianze raccolte nell’e-book emerge come una diagnosi tempestiva della malattia e l’accesso alla terapia migliore svolgano una funzione essenziale nella cura, aiutando progressivamente il paziente a ritrovare una nuova vitalità, riappropriandosi del proprio respiro. Il più forte fattore di rischio per lo sviluppo dell'asma è una storia di malattia atopica. La prima fase sarà, infatti, dedicata alla formazione dei farmacisti che dovranno poi attivarsi presso i pazienti e raccogliere le risposte ad alcuni questionari elaborati per stimare il livello di aderenza alle terapie.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *